In merito a un articolo apparso, questa mattina, a firma di uno dei tanti comitati di genitori che, più o meno spontaneamente, si costituiscono in Città desideravo fare alcune riflessioni, premesso che mi sono insediato solo il 6 dicembre 2010 e che, da quel giorno, quasi quotidianamente, vengo investito da polemiche sulla gestione della mensa, sia dai dirigenti che dai genitori che dal personale ATA che dalle insegnanti, quindi, il servizio non sembra essere così perfetto come si evince dalla lettera, a meno che non ci troviamo di fronte a un popolo di calunniatori.
Fatta questa premessa devo dire che il costo pagato alla ditta è per 3 volte rispetto a quello riconosciuto al personale ATA, quando io ero Assessore, e questo è solo per amore della verità, dal momento che altro viene riportato nel Comunicato Stampa. Quanto alla decisione, non ne è stata ancora presa alcuna, in quanto, durante un incontro con i sindacati, così come è giusto che avvenga, perché la scuola si governa con la concertazione diretta con i rappresentanti dei lavoratori (docenti, personale ATA) e dei genitori, è stato sollevato il problema dello scodellamento ed è stata prospettata l’ipotesi di ritornare a utilizzare il personale ATA, laddove ce ne siano le condizioni e la necessità.
Sempre nella stessa seduta, è stato affrontato il problema relativo a chi, oggi, svolge queste mansioni che mi sono ben note e di cui non intendo trascurare i diritti ma, di ciò, non parlo con il comitato dei genitori, altrimenti ne svilisco il ruolo in quanto i lavoratori vanno tutelati dai sindacati, mentre i bambini vanno tutelati dai propri genitori, come è giusto che sia.
Commistioni di volontà e di competenze, come in questo caso, non fanno bene alla scuola, non fanno bene ai lavoratori, non fanno bene ai bambini e, soprattutto, non fanno bene alla verità. Ognuno deve svolgere il ruolo per il quale è stato chiamato: l’Assessore deve sforzarsi di amministrare con equità e giustizia, i sindacati devono tutelare i lavoratori, i genitori i propri figli. Solo così facendo avremo una società più giusta in cui ognuno sta al proprio posto, a garanzia di un servizio che vede al centro i nostri bambini. E, non di meno, è chiaro che sono pronto, in qualsiasi momento, a incontrare i lavoratori e a confrontarmi con essi, come è mia abitudine.
Vincenzo Vinciullo
Assessore alle Politiche Scolastiche
Fatta questa premessa devo dire che il costo pagato alla ditta è per 3 volte rispetto a quello riconosciuto al personale ATA, quando io ero Assessore, e questo è solo per amore della verità, dal momento che altro viene riportato nel Comunicato Stampa. Quanto alla decisione, non ne è stata ancora presa alcuna, in quanto, durante un incontro con i sindacati, così come è giusto che avvenga, perché la scuola si governa con la concertazione diretta con i rappresentanti dei lavoratori (docenti, personale ATA) e dei genitori, è stato sollevato il problema dello scodellamento ed è stata prospettata l’ipotesi di ritornare a utilizzare il personale ATA, laddove ce ne siano le condizioni e la necessità.
Sempre nella stessa seduta, è stato affrontato il problema relativo a chi, oggi, svolge queste mansioni che mi sono ben note e di cui non intendo trascurare i diritti ma, di ciò, non parlo con il comitato dei genitori, altrimenti ne svilisco il ruolo in quanto i lavoratori vanno tutelati dai sindacati, mentre i bambini vanno tutelati dai propri genitori, come è giusto che sia.
Commistioni di volontà e di competenze, come in questo caso, non fanno bene alla scuola, non fanno bene ai lavoratori, non fanno bene ai bambini e, soprattutto, non fanno bene alla verità. Ognuno deve svolgere il ruolo per il quale è stato chiamato: l’Assessore deve sforzarsi di amministrare con equità e giustizia, i sindacati devono tutelare i lavoratori, i genitori i propri figli. Solo così facendo avremo una società più giusta in cui ognuno sta al proprio posto, a garanzia di un servizio che vede al centro i nostri bambini. E, non di meno, è chiaro che sono pronto, in qualsiasi momento, a incontrare i lavoratori e a confrontarmi con essi, come è mia abitudine.
Vincenzo Vinciullo
Assessore alle Politiche Scolastiche
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