Il Parlamentare regionale del Popolo della Libertà, On. Prof. Vincenzo Vinciullo non nega la sua insoddisfazione per le risposte ottenute, in Aula, dall’Assessore Gentile in merito all’interrogazione n° 865 «Interventi per rimediare ai disservizi dell’Azienda Siciliana Trasporti nella città di Siracusa».
Vinciullo nella sua interrogazione lamentava che il servizio di trasporto pubblico reso dall’Azienda “ è di pessima qualità: non esistono le pensiline a protezione degli utenti, sono pochissimi i cartelli indicatori dei vari percorsi ed orari dei mezzi e quelli esistenti sono tutti coperti da manifesti abusivi; gli stessi bus utilizzati spesso sono inadeguati, data la vetustà dei mezzi, al servizio che devono svolgere”.
In risposta l’Assessore Gentile assicura che:“riguardo alla segnalazione della mancanza di pensiline a protezione degli utenti e di adeguate informazioni circa i percorsi e gli orari degli autobus, il Comune di Siracusa, direttamente competente in materia, ha già localizzato l’installazione come da proprio piano di decoro urbano; riguardo, invece, alla segnalazione di vetustà dei mezzi, si rappresenta che il Dipartimento Infrastrutture ha avuto notizia che soltanto una minima parte dell’autoparco risulta vetusta ed è per lo più utilizzata come riserva per sopperire ad eventuali emergenze derivanti dal servizio stesso”.
La replica di Vinciullo “onorevole Assessore, mi rendo conto che lei riferisce quello che le hanno comunicato all’Assessorato i responsabili dell’AST. Tuttavia devo contestarle tutto quello che ha detto in quanto non rispondente al vero.
Intanto stiamo parlando di una interrogazione dell’11 novembre 2009 - A me fa piacere che lei, assessore ai trasporti da poco tempo, abbia pensato di rispondere quando, invece, il suo predecessore si è ben guardato dal venire in Aula per rispondere. Già questo è un fatto positivo che va a suo vanto, Assessore. Ma su alcune cose sicuramente non l’hanno informata come è giusto e come è vero.
Prima cosa. Per quanto riguarda le pensiline, nonostante questa interrogazione sia stata fatta l’11 novembre 2009, né l’amministrazione comunale di Siracusa, che brilla per efficienza ed efficacia, né tanto meno l’AST hanno provveduto a realizzare delle pensiline a protezione degli utenti, con il risultato che gli anziani, i diversamente abili, tutti coloro i quali di tanto in tanto pensano di prendere qualche pullman sono costretti a stare o sotto l’acqua o, al contrario, sotto il sole.
Le posso assicurare, quindi, che non è assolutamente vero che il Comune di Siracusa o l’AST abbiano pensato a risolvere questo problema.
Per quanto, invece, riguarda la vetustà dei mezzi, debbo confermarle che essi sono inadeguati, vecchi e spesso rappresentano anche un pericolo. Nella migliore delle ipotesi si tratta di mezzi vecchi di cinque anni, ma la maggior parte hanno dai dieci ai tredici anni. Di questi ultimi, 25 mezzi, che erano stati acquistati per la città di Siracusa, le posso assicurare che una parte importante è stata trasferita in altri comuni della Sicilia ai quali va maggiore attenzione da parte del Governo regionale. A noi hanno restituito mezzi vecchi, inadeguati e sicuramente privi di quella sicurezza che dovrebbe caratterizzare un sistema pubblico di trasporti.
Vinciullo nella sua interrogazione lamentava che il servizio di trasporto pubblico reso dall’Azienda “ è di pessima qualità: non esistono le pensiline a protezione degli utenti, sono pochissimi i cartelli indicatori dei vari percorsi ed orari dei mezzi e quelli esistenti sono tutti coperti da manifesti abusivi; gli stessi bus utilizzati spesso sono inadeguati, data la vetustà dei mezzi, al servizio che devono svolgere”.
In risposta l’Assessore Gentile assicura che:“riguardo alla segnalazione della mancanza di pensiline a protezione degli utenti e di adeguate informazioni circa i percorsi e gli orari degli autobus, il Comune di Siracusa, direttamente competente in materia, ha già localizzato l’installazione come da proprio piano di decoro urbano; riguardo, invece, alla segnalazione di vetustà dei mezzi, si rappresenta che il Dipartimento Infrastrutture ha avuto notizia che soltanto una minima parte dell’autoparco risulta vetusta ed è per lo più utilizzata come riserva per sopperire ad eventuali emergenze derivanti dal servizio stesso”.
La replica di Vinciullo “onorevole Assessore, mi rendo conto che lei riferisce quello che le hanno comunicato all’Assessorato i responsabili dell’AST. Tuttavia devo contestarle tutto quello che ha detto in quanto non rispondente al vero.
Intanto stiamo parlando di una interrogazione dell’11 novembre 2009 - A me fa piacere che lei, assessore ai trasporti da poco tempo, abbia pensato di rispondere quando, invece, il suo predecessore si è ben guardato dal venire in Aula per rispondere. Già questo è un fatto positivo che va a suo vanto, Assessore. Ma su alcune cose sicuramente non l’hanno informata come è giusto e come è vero.
Prima cosa. Per quanto riguarda le pensiline, nonostante questa interrogazione sia stata fatta l’11 novembre 2009, né l’amministrazione comunale di Siracusa, che brilla per efficienza ed efficacia, né tanto meno l’AST hanno provveduto a realizzare delle pensiline a protezione degli utenti, con il risultato che gli anziani, i diversamente abili, tutti coloro i quali di tanto in tanto pensano di prendere qualche pullman sono costretti a stare o sotto l’acqua o, al contrario, sotto il sole.
Le posso assicurare, quindi, che non è assolutamente vero che il Comune di Siracusa o l’AST abbiano pensato a risolvere questo problema.
Per quanto, invece, riguarda la vetustà dei mezzi, debbo confermarle che essi sono inadeguati, vecchi e spesso rappresentano anche un pericolo. Nella migliore delle ipotesi si tratta di mezzi vecchi di cinque anni, ma la maggior parte hanno dai dieci ai tredici anni. Di questi ultimi, 25 mezzi, che erano stati acquistati per la città di Siracusa, le posso assicurare che una parte importante è stata trasferita in altri comuni della Sicilia ai quali va maggiore attenzione da parte del Governo regionale. A noi hanno restituito mezzi vecchi, inadeguati e sicuramente privi di quella sicurezza che dovrebbe caratterizzare un sistema pubblico di trasporti.
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