Con un’Interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale della Salute, il Segretario della Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana, On. Prof. Vincenzo Vinciullo, ha mosso pesanti contestazioni sul Programma Sanitario Operativo del 2010-2012 sull’ulteriore riduzione dei laboratori di analisi. “A seguito del D.A. 1993 del 16/09/2009 e del D.A. 2674 del 18/11/2009 – spiega l’On. Vinciullo nell’Interrogazione – i laboratori di analisi in Sicilia, sono passati da 663 a 436, con una riduzione del 34%, per l’anno 2011 la Regione intende ridurre di un ulteriore 20% il numero dei laboratori di analisi e consorziare tutti quelli che non raggiungono le 200 mila prestazioni annue”. “Una simile decisione – osserva l’On. Vinciullo - oltre ad apparire scandalosa, provocherebbe la perdita di oltre 5 mila posti di lavoro. Considerato che, ad oggi, la sanità convenzionata esterna grava, sulle casse della spesa regionale sanitaria solamente per il 4 %, con una riduzione del 34% e un conseguente taglio delle spese di oltre 48 milioni di euro, i laboratori analisi hanno contribuito più di ogni altro servizio al raggiungimento degli obbiettivi del Piano di Rientro”. “Piuttosto che il tetto delle 200 mila prestazioni annue – aggiunge l’On. Vinciullo – che non trova riscontro in nessuna normativa tecnico giuridica e scientifica, allo stato dei fatti sarebbe più idoneo e utile stabilire un tetto minimo di prestazioni volto all’individuazione di inefficienze e, dunque, sprechi”.
Nessun commento:
Posta un commento