“Il sistema impositivo e fiscale attuale non è adeguato alle necessità delle famiglie, ma si presenta, per certi aspetti, penalizzante, perché, se da una parte si fonda sulla tassazione a base individuale, che a parità di reddito penalizza le famiglie monoreddito, dall’altra determina una tariffazione su base familiare in riferimento al patrimonio del nucleo. Il cittadino infatti, che allo stato attuale richiede di usufruire di una prestazione sociale agevolata o di qualsiasi altro servizio di pubblica utilità, deve presentare all’Ente di riferimento, la propria attestazione ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) che è un parametro standard applicato indifferentemente su tutto il territorio nazionale che certifica la condizione economica delle famiglie. E’ un indicatore che tiene conto del reddito, del patrimonio mobiliare e immobiliare e delle caratteristiche del nucleo familiare, limitatamente alla numerosità e alla tipologia, senza valutare situazioni specifiche al proprio interno. Viene utilizzato da Enti o da Istituzioni che concedono prestazioni assistenziali o servizi di pubblica utilità. Dagli Enti Locali l’ISEE viene utilizzato per agevolare in modo particolare le prestazioni e/o l’assistenza sociale mentre, dagli Enti controllati dalla Regione, per quelle socio-sanitarie. Un metodo che si è dimostrato inappropriato ed inefficiente e del tutto incapace di garante quell’equità indispensabile ad una corretta individuazione dei soggetti che versano in condizione di bisogno. Addirittura spesso l’indicatore si è dimostrato penalizzante per le famiglie numerose e in condizione di disagio sociale”.
Queste le valutazioni del Parlamentare regionale del Popolo della Libertà, On. Prof. Vincenzo Vinciullo, sulle quali ha fondato il suo DDL che si propone di modificare l’attuale legislazione regionale in materia di fruizione di prestazioni sociali e di pubblica utilità e di migliorare i rapporti tra gli Enti locali e gli Enti partecipati della Regione al fine di personalizzare il rapporto cittadini/Enti.
Il disegno di legge che titola “Norme per l’introduzione del quoziente familiare in Sicilia” porta, all’interno dell’attuale sistema fiscale, innovazione e modernità, ed elimina ogni iniquità grazie all’introduzione di un metodo di valutazione capace di analizzare le situazioni familiari caso per caso, prendendo in esame elementi fino ad oggi ignorati e trascurati come i componenti del nucleo familiare, il numero di figli, eventuali affidamenti, le condizioni lavorative dei genitori, i parenti a carico, le persone diversamente abili e qualsiasi altro parametro utile ad una valutazione di vantaggio per le famiglie e che potrà essere introdotto a discrezione degli Enti destinatari del presente Disegno di Legge.
“Sebbene quotidianamente – conclude Vinciullo - venga affermato e rivendicato l’importante ruolo sociale ed economico che svolge la famiglia nella nostra società, un ruolo centrale e portante, che sempre meno viene riconosciuto dal legislatore, tuttavia a questa affermazione di principio non è mai seguita una attività legislativa coerente che metta al centro del sistema Italia la persona con in propri bisogni, i propri limiti e le proprie necessità.
Da questa considerazione scaturisce e prende forma il mio Disegno di Legge, rivolto alle famiglie numerose e che, attraverso l’applicazione concreta e reale del principio costituzionale di sussidiarietà, intende lasciare alla famiglia una maggiore disponibilità di reddito ed un maggiore sostegno per l’accesso ai beni di prima necessità nel rispetto della dignità della persona”.
Queste le valutazioni del Parlamentare regionale del Popolo della Libertà, On. Prof. Vincenzo Vinciullo, sulle quali ha fondato il suo DDL che si propone di modificare l’attuale legislazione regionale in materia di fruizione di prestazioni sociali e di pubblica utilità e di migliorare i rapporti tra gli Enti locali e gli Enti partecipati della Regione al fine di personalizzare il rapporto cittadini/Enti.
Il disegno di legge che titola “Norme per l’introduzione del quoziente familiare in Sicilia” porta, all’interno dell’attuale sistema fiscale, innovazione e modernità, ed elimina ogni iniquità grazie all’introduzione di un metodo di valutazione capace di analizzare le situazioni familiari caso per caso, prendendo in esame elementi fino ad oggi ignorati e trascurati come i componenti del nucleo familiare, il numero di figli, eventuali affidamenti, le condizioni lavorative dei genitori, i parenti a carico, le persone diversamente abili e qualsiasi altro parametro utile ad una valutazione di vantaggio per le famiglie e che potrà essere introdotto a discrezione degli Enti destinatari del presente Disegno di Legge.
“Sebbene quotidianamente – conclude Vinciullo - venga affermato e rivendicato l’importante ruolo sociale ed economico che svolge la famiglia nella nostra società, un ruolo centrale e portante, che sempre meno viene riconosciuto dal legislatore, tuttavia a questa affermazione di principio non è mai seguita una attività legislativa coerente che metta al centro del sistema Italia la persona con in propri bisogni, i propri limiti e le proprie necessità.
Da questa considerazione scaturisce e prende forma il mio Disegno di Legge, rivolto alle famiglie numerose e che, attraverso l’applicazione concreta e reale del principio costituzionale di sussidiarietà, intende lasciare alla famiglia una maggiore disponibilità di reddito ed un maggiore sostegno per l’accesso ai beni di prima necessità nel rispetto della dignità della persona”.
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