mercoledì 15 settembre 2010

195a seduta

Si passa all’interrogazione numero 1097 “Iniziative a tutela degli alunni diversamente abili e degli insegnanti di sostegno delle scuole statali della Sicilia”, dell’onorevole Vinciullo. Ne dò lettura: «Al Presidente della Regione e all'Assessore per l'istruzione e la formazione professionale, premesso che: il Governo nazionale, per mere esigenze di bilancio, negli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010, ha già tagliato, nella scuola statale siciliana, oltre 7000 mila posti di lavoro tra personale docente e non docente e si appresta, nell'anno scolastico 2010/2011, a sopprimerne ulteriori 5000 posti, impedendo di fatto lo svolgimento dei percorsi formativi e didattici, soprattutto per gli studenti diversamente abili, aggiungendo, nello stesso tempo, migliaia di disoccupati alla già drammatica crisi occupazionale che sta vivendo la nostra Regione;
il Governo nazionale, con l'integrale attuazione dei commi 413 e 414 dell'art. 2 della legge n. 244
del dicembre 2007 (finanziaria Prodi), ha sancito di fatto l'impossibilità di assumere, con contratti a tempo determinato, insegnanti di sostegno, in deroga al rapporto alunni-docenti pur in presenza di certificazioni di gravi disabilità, e con ciò violando: gli artt. 2, 3, 4, 10, 30, 31, 34, 35 e 38 della Costituzione; l'art. 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006;
gli artt. 1, 3, 5, 8, 12, 13 della legge n. 104/1992 (legge quadro per l'assistenza, l'integrazione
sociale e i diritti delle persone); l'art. 40, comma 1, della legge n. 449 del 27 dicembre 1997 (deroga al rapporto docenti/alunni in presenza di disabilità gravi); l'art. 1, comma 605, lett. b, (individuazione di organici corrispondenti alle effettive esigenze rilevate) della legge n. 296/2006 (finanziaria 2007); le sentenze della Corte costituzionale n. 215/1987; n. 406/1992; n. 52/2000; n. 226/2000; n. 251/2008; tutte queste violazioni di legge e di diritti, riconosciute da tanti autorevoli organismi nazionale ed internazionali sono state commesse solo per raggiungere l'obiettivo 'ragionieristico', e contrario ai più elementari principi della didattica, di un docente ogni due alunni diversamente abili, stabilendo, per legge, un 'mostro giuridico' che porta a risparmiare solo sui più deboli; tenuto conto che: in Sicilia, nell'anno scolastico 2008/2009, sono state soppresse 880 cattedre di sostegno, destinate agli alunni diversamente abili, passando da 12789 posti del 2007/2008 agli 11909 posti del 2008/2009; nell'anno scolastico 2009/2010 sono state soppresse altre 693 cattedre, sempre riservate agli alunni diversamente abili, in modo da passare da 11909 a 11216 cattedre, e cioè a 1573 posti in meno in soli due anni, in modo da raggiungere il rapporto di 1:1,80 circa (un insegnante di sostegno ogni 1,80 alunni diversamente abili); nell'anno scolastico 2010/2011 si prevede il taglio di altre 716 cattedre, riservate ai docenti di sostegno, passando dalle attuali 11216 a 10500, a fronte di una stima certa di 21000 alunni diversamente abili, con un rapporto assurdo ed insopportabile pari ad un insegnante di sostegno ogni due alunni diversamente abili; considerato che: la Sicilia non può sostenere nell'anno scolastico 2010-2011 la perdita di ulteriori 5000 posti di lavoro, di cui ben 716 posti riservati agli insegnanti di sostegno; la Sicilia conta un numero di studenti con disabilità (art. 3, commi 2 e 3, legge n. 104/92) statisticamente superiore alle altre regioni, dovuto ai gravissimi 'effetti teratogeni' causati dall'inquinamento provocato dai numerosissimi insediamenti petrolchimici ed industriali che hanno devastato il nostro territorio; privando un numero così alto di alunni del proprio insegnante di sostegno, si preclude, per tutta la vita, a questi ragazzi la possibilità di inserirsi autonomamente nella società del domani; visto che:
la sentenza della Corte costituzionale n. 80 del 22 febbraio 2010 ha giudicato illegittimi i commi
413 e 414 dell'art. 2 della legge 244/2007 (finanziaria Prodi), in quanto in aperto ed evidente
contrasto con il quadro normativo internazionale e ordinario, nonché con la consolidata ed univoca giurisprudenza della Corte costituzionale, a protezione dei soggetti diversamente abili;
la Corte costituzionale ha precisato che i due commi dell'art. 2 della legge 244/2007 (finanziaria
Prodi) devono considerarsi illegittimi nella parte in cui fissano un limite massimo al numero dei
posti degli insegnanti di sostegno (comma 413) e escludono la possibilità di assumere insegnanti di sostegno in deroga, nonostante la presenza di studenti con disabilità grave (comma 414);
per sapere: se intendano promuovere, nei confronti del Governo nazionale, iniziative al fine di ottenere la possibilità, sin dall'anno scolastico 2010/2011, di poter nominare un insegnante di sostegno ogni 1,70 alunni diversamente abili (rapporto 1:1,70) con l'obiettivo di assicurare un insegnante di sostegno per ogni alunno diversamente abile 'grave' (art.3, commi 2 e 3, l. 104/92) e di un insegnante di sostegno ogni 2 alunni con disabilità 'lieve o media'; quali provvedimenti intendano intraprendere, nei confronti del Governo nazionale, per bloccare, nell'anno scolastico 2010/2011, ulteriori perdite di posti di lavoro per docenti e non docenti nelle scuole statali siciliane; soprattutto, quali provvedimenti intendano adottare per garantire agli alunni diversamente abili, che frequentano le scuole siciliane, il diritto ad inserirsi autonomamente nel contesto classe». (1097). Ha facoltà di parlare l’Assessore per fornire la risposta. CENTORRINO, assessore per l’istruzione e la formazione professionale. Signor Presidente, onorevole Vinciullo, credo che la risposta, sia pure parziale al problema da lei sollevato, possa essere
stata data oggi in Commissione quando si è parlato del rapporto esistente in Sicilia tra aventi diritto all’assistenza, ai sensi di legge, sia all’assistenza nel rapporto uno a uno, sia all’assistenza in unrapporto diverso e alle argomentazioni che ci ha fornito il dottore Di Stefano sulla possibilità di
recuperare posti sufficienti per ristabilire questo rapporto in termini accettabili.
Per quanto riguarda questo Assessorato, sarà replicato un progetto finanziato con il fondo sociale
europeo che riguarda l’assistenza ai disabili e che dovrebbe prevedere anche l’impiego di docenti
precari e l’impiego di personale ATA.
Questo progetto non ha avuto un grande successo nella sua prima applicazione, ci ha dato però la
possibilità di individuarne alcuni limiti ed alcune utilizzazioni non corrette per cui speriamo nella
seconda applicazione, che partirà dal 1° gennaio, possa funzionare e possa contribuire alla soluzione di un problema importante che abbiamo sentito oggi, con accenti molto vibranti, sollevati in Commissione. Congedo PRESIDENTE. Comunico che l’onorevole Giulia Adamo comunica il congedo, per motivi di salute, dell’onorevole Franco Mineo per la seduta d’Aula di oggi 14 settembre. L’Assemblea ne prende atto.
Riprende lo svolgimento di interrogazioni e di interpellanze della rubrica “Istruzione e
formazione professionale” PRESIDENTE. Si riprende lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze della rubrica ‘Istruzione e formazione professionale’.Ha facoltà di parlare l’onorevole Vinciullo per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. VINCIULLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Assessore, questo tema deve essere
necessariamente trattato e mi dispiace che l’Aula sia deserta quando si parla del destino dei nostri figli e soprattutto del destino dei bambini diversamente abili della Sicilia.
Si tratta di un’interrogazione risalente al 17 marzo 2010 e, nonostante siano passati parecchi mesi, resta sempre d’attualità. Come ricorda l’Assessore, oggi in V Commissione abbiamo ampiamente parlato di questo argomento non soltanto ascoltando l’Assessore, il direttore generale per la pubblica istruzione, ma soprattutto la rappresentante di un sindacato di famiglie che riunisce famiglie toccate dall’avere avuto un bambino o più diversamente abili.
In questi giorni stiamo, purtroppo, assistendo anche ad una caduta di stile insopportabile nel senso che si parla quotidianamente di macelleria sociale, un termine aspro, forte, duro, insopportabile a sentirsi, e si accusa il ministro Gelmini di essere la causa di ogni male. E’ la causa di tanti mali nella scuola italiana, per carità, nessuno lo mette in discussione, ma sicuramente il problema dei bambini diversamente abili, dei ragazzi diversamente abili, non inizia con il ministro Gelmini. Inizia, per essere chiari, con la legge 244, la cosiddetta finanziaria Prodi-Padoa Schioppa che ai commi 413 e 414 dell’articolo 2 ha previsto l’innalzamento del rapporto insegnante di sostegno-ragazzi diversamente abili. Per cui noi oggi ci siamo trovati di fronte a situazioni veramente drammatiche. Avevamo esaminato la provincia di Messina, ma credo che la situazione sia analoga in tutte le province dove vi sono bambini assolutamente incapaci, impossibilitati perfino di entrare in classe, che vengono privati del proprio insegnante di sostegno proprio perché un insegnante deve curare contemporaneamente due bambini.
Abbiamo chiesto ripetutamente con forza alle associazioni, ai deputati, all’Assessore – e mi fa
piacere che l’assessore in questa battaglia sia accanto alla scuola siciliana – abbiamo chiesto al
direttore generale, Guido Di Stefano, di applicare immediatamente la deroga in maniera tale che tutti i bambini che hanno questo famigerato riconoscimento del comma 3, dell’articolo 3 della legge 104 possano essere messi nelle condizioni di poter anche loro frequentare con dignità la mattina la scuola.
Mi piace anche la modestia con la quale l’Assessore ha riconosciuto che quest’anno nel cercare di
dare vita a provvedimenti tampone per i docenti precari, ma che aveva come soggetto utilizzatore vero i bambini diversamente abili, ci sono state delle difficoltà perché soltanto chi ha l’intelligenza di ammetterlo che ci sono state delle difficoltà, può correggerle. Io so che l’Assessore sta già lavorando, con grande attenzione, in maniera tale che quello che non
riuscirà ad assicurare lo Stato ai bambini siciliani diversamente abili, lo riconosca e l’assicuri la
Regione Sicilia. Noi vogliamo che tutti i bambini abbiano pari diritti, ma in modo particolare i
diversamente abili. Spero che dal 7 gennaio si possa dare vita a questi progetti di integrazione in tutte le scuole della Sicilia in maniera tale che i bambini diversamente abili possano frequentare con dignità, possano frequentare in maniera agevole l’istituzione scolastica, perché la scuola non deve essere per loro un luogo di parcheggio e di umiliazione quotidiana, ma deve diventare un luogo di crescita.
Pertanto, mi dichiaro soddisfatto.

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