martedì 31 agosto 2010

MALASANITA' A MESSINA

Bisogna convocare, immediatamente a Messina, la Commissione Sanità e riaprire il Parlamento Siciliano per affrontare, con la dovuta attenzione, un fatto di mala sanità così grave che rischia di compromettere i risultati fino ad ora ottenuti dalla riforma sanitaria in Sicilia. A chiederlo è il Segretario della stessa Commissione, On. Vincenzo VINCIULLO.
Di fronte ad una vicenda, per certi aspetti surreale – ha dichiarato l’On. VINCIULLO – che evidenzia zone ancora ampiamente in ombra nella Sanità pubblica siciliana e presenza di medici non legati all’Azienda, non si può rimanere indifferenti e la Commissione Sanità ha l’obbligo di utilizzare, fino in fondo, i propri poteri ispettivi, al fine di chiarire la vicenda ed evitare odiose speculazioni sulla Sanità pubblica siciliana.
Bene ha fatto l’Assessore a pretendere, da parte del Direttore Generale, provvedimenti e risposte draconiane, pari alla gravità dell’accaduto, ma, riportando alla luce la verità dei fatti, bisogna, immediatamente, ridare dignità ai tanti medici che, in Sicilia, lavorano con passione, con impegno, con dedizione e il cui lavoro non può essere messo in discussione da chi, ancora, pensa di utilizzare le strutture pubbliche a fini privati. È chiaro, infatti, che la signora Laura Salpietro era una paziente privata del Dottor De Vivo, e che, di conseguenza, lo stesso non poteva assisterla ma doveva limitarsi a svolgere solo un progetto di ricerca, invece, a quanto pare, la sua presenza all’interno del Policlinico rispondeva ad altri fini. Appare chiaro che tutti i Direttori Generali della Sicilia devono intervenire, immediatamente, su questa prassi ormai consolidata ed evitare che, attraverso le Università, si possano svolgere compiti non di Istituto e, quindi, non organici ai reparti Ospedalieri. è evidente che la responsabilità non è solo del medico ma di tutto un sistema che ha consentito di deviare, dalle attività di tipo didattico-scientifico, a cui i medici convenzionati con le Università sono chiamati.
Dobbiamo – ha concluso l’On. VINCIULLO – assicurare giustizia ai genitori e alla Società tutta e, nello stesso tempo, punendo, in maniera esemplare, eventuali responsabilità, assicurare, a tutti i Siciliani, certezze sicure e rispetto assoluto delle leggi.

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