“La Regione Siciliana, dal 6 Agosto 2010, data di pubblicazione della Delibera CIPE sulla Gazzetta Ufficiale che da l’OK alla realizzazione del collegamento autostradale Rg-Ct, sta ritardando l’utilizzo di capitali privati, 448 milioni di Euro, sta mettendo a rischio le risorse ANAS, 149 milioni di Euro, risorse che potrebbero andare in economia e sta compromettendo l’intera operazione di project: il promotore, infatti, potrebbe non essere più disponibile a mantenere le stesse condizioni”. Lo ha affermato l’On. Vincenzo VINCIULLO, Vicepresidente della Commissione “Affari Istituzionali” che, con un’Interrogazione indirizzata al Presidente della Regione, all'Assessore all’Economia e all'Assessore alle Infrastrutture e Mobilità, denuncia “Ritardi nella realizzazione dell’Autostrada Ragusa-Catania”.
“Premesso che – ha detto l’On. VINCIULLO – il CIPE, il 22/01/
“Con nota prot. 11078 – ha continuato l’On. VINCIULLO - il Signor Ministro delle Infrastrutture contesta alla Regione le dichiarazioni circa un mancato coinvolgimento della Regione nella definizione della procedura del caso e, sempre nella medesima nota, il Signor Ministro delle Infrastrutture, chiarisce anche la vicenda legata alla disponibilità finanziaria così esprimendosi: “per quanto concerne poi la copertura finanziaria, la Regione Siciliana non può dire che aspetta il trasferimento dei Fondi FAS perché i Fondi FAS fanno parte del PAR Regionale 2007-2013, tale PAR è l’unico PAR approvato e, quindi, la Regione può benissimo onorare la sua quota. D’altra parte la Delibera del CIPE del 6 agosto 2010, articola così le risorse: Capitali privati € 448.455.845,00; Fondi ANAS € 149.207.119,00; Regione Sicilia (PAR 2007-2013) € 217.711.631,00; Tot. € 815.374.595,00”.
Alla luce di tutto ciò l’On. VINCIULLO chiede: “se non ritengono urgente, improcrastinabile attivare tutti gli Uffici della Regione per accelerare le procedure per la realizzazione dell’Autostrada Ragusa-Catania ed evitare che le risorse disponibili vadano in economia; se non ritengono non più tollerabile questo valzer di accuse e sospetti nei confronti del Signor Ministro delle Infrastrutture che ha sempre dichiarato di voler realizzare l’opera e si è fattivamente adoperato per la realizzazione della stessa; se anziché sprecare energie in senso demagogico e negativo non sia, invece, il caso di tutelare il territorio e l’immagine della Sicilia con una sana e corretta opera di collaborazione per raggiungere un obiettivo sperato da decenni e che non può essere messo in discussione solo per fini elettoralistici e puerili”.
Nessun commento:
Posta un commento