Parteciperò, questa mattina, alla manifestazione organizzata dai Docenti Precari a Messina. Lo dichiara l’On. Vincenzo VINCIULLO, Vice Presidente della Commissione “Affari Istituzionali” e, per sette anni, Coordinatore Nazionale dei Docenti Precari Italiani.
La manifestazione di questa mattina – ha detto l’On. VINCIULLO – che non può e non deve essere strumentalizzata da alcuno, soprattutto da quelle forze politiche che, nel passato, quando è stato Ministro della Pubblica Istruzione, l’On. Berlinguer, voltavano la faccia, indifferenti alla giusta protesta dei Docenti Precari, per essere una manifestazione che deve avere, al centro, i nostri figli, il loro futuro e quello di migliaia di Docenti Precari che, entro pochi anni, devono essere, necessariamente, assunti nei ruoli dello Stato.
Gli attuali tagli – ha continuato l’On. VINCIULLO – che non sono solo frutto dell’attuale Governo, ma anche della Finanziaria voluta da Prodi e dal suo Ministro delle Finanze Padoa SCHIOPPA, sono ingiusti ed iniqui perché colpiscono la Scuola Italiana e, in modo particolare, i nostri figli che non vengono messi nelle condizioni di poter studiare con serenità e con l’attenzione che ogni Docente dovrebbe prestare ad ogni bambino italiano.
Come si può, infatti, fare lezione con 27-28-29-30-34-35 bambini a classe? Chi garantirà la sicurezza a questi bambini che verranno ammassati in locali angusti e non adeguati a ospitarne un numero così elevato? Chi assicurerà, ai Bambini diversamente abili, la possibilità di integrarsi con gli altri ed evitare, così, l’emarginazione a cui sono condannati? Se le forze politiche smetteranno di fare sciacallaggio e affronteranno il problema della Scuola a prescindere dalla maggioranza che governa, forse, potremmo risolvere, definitivamente, il problema. Invece certe forze politiche si ricordano dei Precari solo quando sono all’opposizione. Poniamo, dunque, la Scuola al centro del dibattito del Paese. Prendiamo atti dei dato dell’Ocse che ci vedono collegati stabilmente, a prescindere dai Governi, nelle posizioni più basse. Prendiamo atto che sempre l’Ocse, non solo ha bocciato la nostra Scuola, ma ha bocciato anche i nostri figli. Alziamo la testa e comprendiamo che non si può uscire dalle secche degli ultimi posti se non vi saranno investimenti importanti per la Scuola Italiana. Investimenti, innanzitutto, a favore del Personale di ruolo, ma, soprattutto, a favore dei non più giovani Docenti Precari che, in un Triennio massimo, devono essere assunti e inseriti nei ruoli dello Stato, per avere classi meno affollate, percorsi didattici personalizzati, migliore integrazione dei bambini e delle bambine diversamente abili, maggiore sicurezza nelle aule, che devono essere a norma e nel rispetto dei limiti imposti dallo Stato. Non può, infatti, lo Stato predisporre e approvare leggi a tutela della sicurezza dei suoi Cittadini e poi essere, lui stesso, il primo a violare le leggi.
La manifestazione di questa mattina – ha detto l’On. VINCIULLO – che non può e non deve essere strumentalizzata da alcuno, soprattutto da quelle forze politiche che, nel passato, quando è stato Ministro della Pubblica Istruzione, l’On. Berlinguer, voltavano la faccia, indifferenti alla giusta protesta dei Docenti Precari, per essere una manifestazione che deve avere, al centro, i nostri figli, il loro futuro e quello di migliaia di Docenti Precari che, entro pochi anni, devono essere, necessariamente, assunti nei ruoli dello Stato.
Gli attuali tagli – ha continuato l’On. VINCIULLO – che non sono solo frutto dell’attuale Governo, ma anche della Finanziaria voluta da Prodi e dal suo Ministro delle Finanze Padoa SCHIOPPA, sono ingiusti ed iniqui perché colpiscono la Scuola Italiana e, in modo particolare, i nostri figli che non vengono messi nelle condizioni di poter studiare con serenità e con l’attenzione che ogni Docente dovrebbe prestare ad ogni bambino italiano.
Come si può, infatti, fare lezione con 27-28-29-30-34-35 bambini a classe? Chi garantirà la sicurezza a questi bambini che verranno ammassati in locali angusti e non adeguati a ospitarne un numero così elevato? Chi assicurerà, ai Bambini diversamente abili, la possibilità di integrarsi con gli altri ed evitare, così, l’emarginazione a cui sono condannati? Se le forze politiche smetteranno di fare sciacallaggio e affronteranno il problema della Scuola a prescindere dalla maggioranza che governa, forse, potremmo risolvere, definitivamente, il problema. Invece certe forze politiche si ricordano dei Precari solo quando sono all’opposizione. Poniamo, dunque, la Scuola al centro del dibattito del Paese. Prendiamo atti dei dato dell’Ocse che ci vedono collegati stabilmente, a prescindere dai Governi, nelle posizioni più basse. Prendiamo atto che sempre l’Ocse, non solo ha bocciato la nostra Scuola, ma ha bocciato anche i nostri figli. Alziamo la testa e comprendiamo che non si può uscire dalle secche degli ultimi posti se non vi saranno investimenti importanti per la Scuola Italiana. Investimenti, innanzitutto, a favore del Personale di ruolo, ma, soprattutto, a favore dei non più giovani Docenti Precari che, in un Triennio massimo, devono essere assunti e inseriti nei ruoli dello Stato, per avere classi meno affollate, percorsi didattici personalizzati, migliore integrazione dei bambini e delle bambine diversamente abili, maggiore sicurezza nelle aule, che devono essere a norma e nel rispetto dei limiti imposti dallo Stato. Non può, infatti, lo Stato predisporre e approvare leggi a tutela della sicurezza dei suoi Cittadini e poi essere, lui stesso, il primo a violare le leggi.
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